La differenza tra Brand e Logo: ecco cosa c’è da sapere
Perché la mia azienda ha bisogno di un logo?
Ad oggi è difficile immaginarsi un’azienda senza un proprio logo. Esso permette di rappresentare all’esterno, al potenziale cliente, lo spirito commerciale della propria attività, nonché di differenziarsi dalla concorrenza. Il logo aggiunge prestigio e credibilità all’immagine aziendale, come una sorta di “firma”. Delinea la struttura e la direzione del brand aziendale. Dimostrare l’importanza di avere un proprio logo è semplice: se dovessi acquistare un paio di scarpe, sceglieresti quel paio senza un marchio, da un negozio anonimo oppure quell’altro paio sui cui lati è impresso il simbolo che va’ tanto di moda? In molti casi è quel simbolo che porta alla vendita.
Logo, Payoff, Brand…
Molti ancora confondono il logo con il concetto di “brand”. Giusto per fare un po’ di chiarezza:
Logo: la parte grafica che racchiude il nome dell’azienda. Deve essere semplice ma non banale. È importante sia versatile e facilmente riproducibile per i vari supporti grafici. Un esempio: la scritta “NIKE”.
Pittogramma: un semplice simbolo grafico che prende il posto delle parole scritte. Serve a dare un impulso grafico e vibrante al nostro logo (la famosa “virgoletta” della NIKE).
Payoff: una frase relativamente corta e concisa, che esprime l’anima che sta alla base dell’attività commerciale. Deve evocare i valori dell’azienda o del prodotto e possibilmente non mutare nel tempo: un payoff che cambia continuamente in base alla campagna pubblicitaria rende il brand instabile e può confondere il target a cui vogliamo rivolgerci. (Il “just do it” della NIKE).
Brand: è quello che il cliente percepisce dell’immagine che volete trasmettere, nel suo complesso. La reazione emotiva che scaturisce nel soggetto ogni volta che vede il vostro marchio o un vostro prodotto.
Come creare un logo di successo?
Tutto quello che serve è la vostra creatività. Serve davvero poco altro. Scoprite il target a cui volete riferirvi, quali valori ha, cosa vuole e cosa si aspetta. Sommate queste informazioni al “cosa volete che il vostro prodotto o servizio comunichi” e prendete una matita. Iniziate a creare una bozza del vostro logo ideale, che naturalmente verrà poi raffinato tramite un software grafico.
Ludwig Mies van der Rohe diceva “Less is more“! Un logo semplice, ma non banale appunto, è la chiave per insidiarsi nella mente, quindi nel subconscio del vostro potenziale cliente. Troppi segni e forme superflue rendono inutilmente complesso il messaggio che volete dare e sarà più difficile che resti “vivo” nei pensieri quotidiani del soggetto.
Ok, siamo tutti capaci, più o meno, di disegnare un logo a questo punto. Ideare e creare però può essere più difficile. È per questo motivo che generalmente ci si rivolge ad esperti del settore se si vuole avere la sicurezza di non sbagliare.
Quali sono i rischi nel creare un logo fai da te?
I rischi principali sono quelli di realizzare un lavoro troppo amatoriale e, forse ancora peggio, credere di aver creato un logo che trasmetta i valori e i principi voluti ma in realtà genera sensazioni diverse. Un esperto di comunicazione ha l’esperienza necessaria nel capire e valutare il mercato in cui opera l’azienda cliente, un fattore, questo, che molti imprenditori danno per scontato di conoscere già!
Quello che invece alcuni di loro non sanno è che dietro all’aspetto grafico di un semplice logo si nasconde un mondo basato sulla psicologia e sulle emozioni suscitate. Determinante è, ad esempio, l’uso dei colori adottati nel proprio marchio. Il non-esperto che decide di fare tutto da solo potrebbe utilizzare una tonalità di blu che evoca idee e concezioni diverse dalla tonalità richiesta in quella circostanza.
In poche parole, se avete bisogno di un lavoro professionale, è sempre meglio rivolgersi a chi si occupa di questo di professione: è sicuramente la scelta più giusta.